lunedì 8 luglio 2013

X-Ray Vision






Chi non ha mai sentito parlare dei mitici occhiali a raggi x?

Negli anni settanta la pubblicità di questi magici occhiali popolava giosamente le pagine di fumetti e riviste rigorosamente di quart'ordine. Tipicamente relegati nelle pagine di fondo assieme ad altri improbabili articoli (vedi in fondo a questo post per un'altra chicca), erano spacciati per la loro capacità di vedere sotto i vestiti delle persone. Certo, era il periodo di Superman e dei suoi straordinari poteri, perchè non approfittarne devono aver pensato i loro inventor-burloni?

Veri o falsi?
Millantato credito o invenzione geniale degna dei Signori di Mutamenti?
Non lo sapremo mai con certezza...

Certo che, a ben pensarci, se avessero funzionato davvero, avremmo dovuto vedere una moltitudine di persone peregrinare per le strade con indosso occhiali simili... e, distratti da piccanti visioni, sarebbero senza dubbio cresciuti gli incidenti stradali, le liti, i divorzi, etc...

Uhmmm... a ben vedere tutte cose che effettivamente sono in continuo aumento... vuoi vedere che funzionano davvero? 

Purtroppo, non conoscendo nessuno che li abbia acquistati davvero, lascerò che il tarlo del dubbio mi logori come le mandibole di una bestiola simile, giorno dopo giorno, stanno consumando un armadio indiano color rosso (non rosa) incastonato in un piccolo angolo di paradiso scoperto solo pochi giorni fa... ma questa, ragazzi, è un'altra storia...

Tornando agli occhiali, in fondo, chi mai ammetterebbe un acquisto del genere?
Se avessero funzionato davvero meglio tacerne le inattese capacità rivelatrici godendoseli in santa pace.
Se invece fossero stati un pacco... beh... perchè ammettere di essere manifestamente abelinati?
 
Comunque tutta sta manfrina solo per dire che in Mutamenti non poteva mancare un piccolo omaggio a questi mitici occhiali...

Ecco...
* * *
Chiara soppesa il libro. Lo annusa. Sembra intenta a sincerarsi dell’autenticità di quel libro così antico. Ne scorre velocemente le pagine e così facendo si accorge che al suo interno è celato qualcosa d’inaspettato.
Un paio d’occhiali molto strani.
Al posto delle lenti in vetro due sottili membrane, su cui sono riprodotti cerchi concentrici bianchi e rossi che si susseguono fino a fondersi in due forellini centrali. Li riconosco subito. Inconfondibili, i mitici occhiali a raggi X tanto in voga negli anni settanta!
Che sorpresa. Che ci fa una roba simile in un libro del genere?  Chiara non sembra aver capito di cosa si tratta. Troppo presa a leggere il capitolo del libro segnato da quegli inutili occhiali, neanche li degna di uno sguardo. Non resisto. Li inforco lesto. Ovviamente non funzionano. Peccato… però posso sempre far finta…
Con ispirata teatralità inizio a scrutare Chiara facendo le facce più assurde. Lei non sembra accorgersene, tanto che a un certo punto dichiara.
- Sai a che pagina erano quegli stupidi occhiali? -
- No, dimmi… - rispondo con un sorriso ebete mentre indugio nelle zone più “intime” di Chiara.
Lei mi guarda torva. Aggrotta la fronte. Sicuramente non capisce del perché di quella pantomima che sta andando in onda sulla mia faccia. Inconsapevole, sostiene il mio sguardo. Automaticamente si spazzola gli abiti, come fossero sporchi o macchiati. Tenta di proseguire seria, ma anch’io proseguo nella recita, facendo pure uscire un po’ di lingua come solo il buon Paolo Villaggio sapeva fare per simulare un ironico stato di eccitazione. Adesso mi guarda veramente incazzata. Vorrebbe proseguire con la sua dotta dissertazione, ma si capisce che non si sente più a suo agio. Forse dovrei smetterla, forse no…
- Ma si può sapere che hai? -
- Niente, niente. Continua pure… - dico riuscendo miracolosamente a rimanere serio.
Lei si gira per evitare di guardarmi e di essere guardata, ma commette un errore. Adesso il mio obiettivo diventa il suo lato B.
- Epperò… - mi scappa in automatico.
Chiara si brasa sul divano decisamente a disagio. Io non ce la faccio più. Tengo su gli occhiali e, tra una risata e l’altra, decido di rivelarle il disdicevole scopo per cui erano venduti questi occhiali.
- Devi sapere che questi non sono occhiali normali. Negli anni settanta ogni rivista o fumetto ne proponeva una versione dando per certa la loro efficacia. Insieme alle scimmie di mare erano uno degli articoli di maggior successo. -
- Ma si può sapere che stai dicendo? - bofonchia spazientita.
- Ma sì, dai!! Sono occhiali a Raggi X, chissà quante volte ne avrai già sentito parlare. Dovrebbero servire a spiare sotto i vestiti delle persone… - un velo di sospetto incrina il suo volto.
Deglutisce nervosamente, ma incassa senza replicare.
- Però - colpo di genio - non credevo funzionassero davvero… - lascio morire lì la frase incedendo pesantemente sul suo seno.
- Smettila subito!!! - urla cercando di coprirsi il seno con il libro e più in basso con la mano.
Scoppio in una risata clamorosa. Lei ne approfitta per saltarmi addosso requisendoli. Lascio fare senza lottare, troppo preso a non morire soffocato dalle mie stesse risa. In un moto di rabbia sembra quasi sul punto di romperli. Poi un dubbio la assale. Li indossa e capisce rilassandosi. Prima però consuma la sua piccola vendetta. Indugia sulle mie parti basse e decide di stare al gioco.
- Hai ragione – dice segnando con pollice e indice una dimensione piuttosto ridotta della parte in esame – funzionano! - ride.
- Cretina!!! Guarda che metà dei miei amici mi chiamano John, l’altra metà Rocco... -
- Ma smettila… voi uomini passate la vita nel tentativo di convincerci che così – e segna di nuovo un’esigua distanza tra pollice e indice – siano trenta centimetri… infantili… -

La adorooooo...

(to be continued)

Avviso per i Blognauti:
Questo brano tratto dalla Terza Parte di Mutamenti. E' solo un piccolo estratto, scelto in modo da rivelare poco o nulla a chi (sfortunello) non ha ancora avuto l'onore di leggere il magnificentissimo libro di "memedesimoFabioGhionipropriomestesso"...

E le scimmie di mare?? Ve le ricordate???


Saranno sicuramene nel mio prossimo libro ;-)

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